La malattia coronarica (CHD) è la forma più comune di malattia cardiaca.

Check-Up Cardiovascolare Completo

Lo studio, pubblicato su US National Library of Medicine National Institutes of Health, si aggiunge a ricerche precedenti che avevano messo in luce le qualità preziose del cioccolato, ricco di antiossidanti e di minerali come il ferro, soprattutto nel prevenire le malattie dellapparato cardiovascolare. Reference: L. Palmieri, S. Panico, D. Vanuzzo et al., per il Gruppo di ricerca del Progetto CUORE, La valutazione del rischio cardiovascolare globale assoluto: il punteggio individuale del Progetto CUORE. L'ASA a basse dosi è in grado di sopprimere selettivamente la sintesi del trombossano; a tale proposito esiste una documentazione positiva per l'aspirina a basso dosaggio nella pre-eclampsia (74) e nel ritardo di crescita fetale, dati confermati anche da una metanalisi recentemente pubblicata (75). Al contrario, uno studio italiano (76) ancora più recente, condotto su 1106 pazienti, con ASA a bassa dose (50mg/die contro placebo), non ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi in termini di peso alla nascita dei neonati e di incidenza di ipertensione con o senza proteinuria. Anche nel caso del sulfinpirazone i disturbi più frequentemente osservati sono gastroenterici, inferiori comunque a quelli dell'aspirina . Nella glomerulonefrite membranosa proliferativa, è stato messo in evidenza un ruolo delle piastrine nel condizionare sia gli aspetti flogistici che quelli proliferativi della malattia, attraverso le interazioni leucociti-piastrine/endotelio dei vasi glomerulari e la produzione di trombossano e di PGDF, che sembrano avere un importante significato istopatogenetico.

Questo farmaco, inibitore della sintesi del trombossano e dei recettQuesto farmaco, inibitore della sintesi del trombossano e dei recettori per lo stesso trombossano, ha potuto ridurre la somma di tutti gli eventi maggiori e minori in soggetti arteriopatici. Risultati analoghi, non ancora pubblicati, sono stati ottenuti da una seconda metanalisi (comunicazione personale) che ha considerato 189 trial per un totale di 90.297 pazienti. Due sono fino ad oggi i grandi studi di metanalisi sulla prevenzione secondaria: il primo di questi (16), a cui si è già accennato nei vari capitoli, ha preso in considerazione 31 trials randomizzati, riguardanti 29.000 pazienti con storia di TIA, ictus, infarto miocardico, angina instabile. Per quanto la procedura della metanalisi sia criticata da parecchi biostatistici, i suoi risultati non possono essere ignorati. Il covid-19 ha agito sulle patologie del cuore a diversi livelli: nelle persone colpite dal virus ha generato infezioni del tessuto miocardico, trombosi, aritmie e cardiomiopatie da stress; secondariamente ha contribuito a ritardare la diagnosi, complicando la gestione e l’aspetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari e riducendo le ospedalizzazioni per scompenso. La prima parte analizza in modo sistematico tutte le fasi della gestione del paziente cardiochirurgico, sin dall'arrivo presso l'Unita di Terapia Intensiva, e prende in considerazione tutti i supporti necessari al mantenimento delle funzioni vitali.

Si aggiungono poi ulteriori fattori che concorrono ad aumentare il rischio residuo quali ad esempio l’utilizzo di farmaci non particolarmente potenti, la scelta di dosi non sufficientemente elevate, scarsa compliance da parte del paziente e, non da ultimo, altre patologie collaterali. Ovviamente la riduzione percentuale ha un maggiore peso clinico laddove il rischio assoluto è più elevato, come ad esempio in pazienti con angina instabile o durante i primi 6 mesi dopo un infarto miocardico. In una esperienza nordamericana di autoterapia su più di 22.000 medici non sintomatici per vasculopatia (77) l'assunzione di aspirina (300 mg a giorni alterni) per un tempo medio di 5 anni si è accompagnata ad una riduzione altamente significativa degli infarti miocardici fatali (da 18 a 5) e non fatali (da 171 a 99). Tuttavia, nessun beneficio veniva riscontrato riguardo alla mortalità e al numero di ictus cerebrali e, anzi, veniva osservato un aumento degli ictus emorragici severi o mortali (da 2 a 10). Per quanto combinando tutti gli eventi vascolari (infarto e ictus non fatali più mortalità cardiovascolare) persista con l'aspirina una riduzione significativa del rischio (del 23%), il tributo di un sovrappiù di 8 ictus cerebrali emorragici probabilmente causati o concausati dal farmaco in soggetti altrimenti sani, rispetto a un risparmio di 13 infarti miocardici fatali, pone senza dubbio un pesante problema etico.

Tuttavia nell'ETDRS (Early Treatment Diabetic Retinopathy Study Report) (71), studio randomizzato in doppio cieco condotto su 3711 diabetici, l'ASA a 325 mg due volte al giorno non si è dimostrata in grado di prevenire lo sviluppo della retinopatia proliferativa mentre ha portato ad una piccola e non significativa riduzione degli eventi cardiovascolari. I risultati hanno dimostrato che la prevenzione con antiaggreganti può evitare in media circa il 33% degli eventi vascolari non fatali (principalmente infarto e ictus) e il 16% di quelli fatali. Nella popolazione italiana i livelli di assunzione giornaliera di acido folico sono leggermente inferiori rispetto a quelli consigliati, per questo motivo è bene consumare ogni giorno adeguate quantità di frutta e verdura (almeno 5 o 6 porzioni). Si distinguono due tipi di valvola artificiale: le protesi biologiche, fabbricate con tessuti animali o umani, che riproducono l’anatomia naturale, e le protesi meccaniche, a disco, a sfera o ad alette, che durano più a lungo ma richiedono un trattamento anticoagulante a vita, per evitare la formazione di coaguli nei punti di contatto. Piuttosto, l'informazione data dalla meta-analisi dovrebbe stimolare nuovi studi clinici con antiaggreganti, da soli o associati all'eparina, nella profilassi di particolari digoxin senza ricetta a buon mercato tipi di TVP.

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